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La Mozartina 2, fondata nel 2015, è una residenza in stile déco, ultima creazione di Canciani. Un elegante appartamento composto da cinque ampie sale, le quali accolgono una preziosa collezione di strumenti musicali storici, tutti sonanti e custoditi al primo piano del Palazzo in Borgo Sant’Antonio a Paularo. La raccolta è composta da circa venti strumenti e lungo le pareti sono distribuiti trentasei pannelli murari raffiguranti gli organi antichi della Carnia, con foto, inquadramento storico e composizione fonica.
Questa installazione, unico esempio in regione di mostra iconografica dedicata all’organaria, testimonia nella sua unicità, l’omaggio che il compositore ha voluto rivolgere agli illustri organari carnici: Da Corte, Morassi e Selenati, per una galleria ampliata da una sezione di dodici quadri dedicati all’organaria morava. Tra gli strumenti di maggiore pregio si segnalano tre violini del Sette-Ottocento, di cui un Galimberti e un tre quarti, probabilmente appartenuto al compositore boemo Jan Václav Hugo VoÅ™íšek, una serie di trombe della fanfara di Napoleone III, un bellissimo fagotto ottocentesco, un raro clarinetto in la bemolle, un flautino, una chitarra liuto ed un cimbalon ungherese.
Anche in questo caso è di grande interesse la sezione dedicata agli strumenti da tasto, cuore della collezione, con quattro pregiati pianoforti a coda, tutti restaurati e sonanti, i quali rappresentano in nuce l’evoluzione meccanica dello strumento tra XIX e XX secolo, di scuola francese, tedesca, austriaca ed inglese. Sono esposti un Bösendorfer appartenuto alla famiglia Kaunitz del ministero degli interni di Francesco Giuseppe, esempio della meccanica viennese a scappamento semplice, un Erard di fine Ottocento, prototipo francese della meccanica a doppia ripetizione, un Broadwood del periodo vittoriano, modello della meccanica inglese sempre a doppia ripetizione, un Ibach dalla meccanica sperimentale e infine un armonium ottocentesco ad aspirazione.
©testi di Alessio Screm
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